sabato 20 agosto 2011

(C)onan

Fosse morto, John Milius avrebbe due fortune: 1. essere impossibilitato a vedere questo sordido re(make|boot) di Conan il rabarbaro, 2. potersi rivoltare nella tomba al pensiero.

Invece, con un intervento in scivolata a gamba tesa, il molesto Marcus Nispel ci propina la sua versione del ciminierico eroe. E noi giustamente accorriamo al cimmena e sganciamo pure l'odioso contributo di solidarietà 3D ai poveri produttori cinematografici, dopo aver promesso che non l'avremmo fatto mai più (again).

Sunto: cattivo con fig(li)a cattiva al seguito stermina in lungo e in largo al sol fine di rimettere insieme i pezzi di una maschera facciale di dubbia bellezza (tipo succhia-faccia di Alien). Come da regolamento, lascia in vita un ragazzo dopo avergli sterminato la famiglia, che con una nemesi la vita ha più gusto.
Ah già, e gli servono pure gli emoderivati dell'ultima discendente di sangue puro di non so quale dinastia (no offense, ma essendo l'unica rimasta come speravano di proseguire la stirpe? Non c'è neanche materiale per un po' di incesto...)
Ad ogni modo, il cimurrico ragazzo è cresciuto e gli darà un sacco e una sporta di legnate!
Fine della trama.

112 minuti di noia e dolore, che si caratterizzano per:
  • overacting da fotoromanzo.
  • dialoghi da fotoromanzo.
  • scopatine da fotoromanzo.
  • combattimenti degni di una sfida all'ultimo sangue tra Hello Kitty ed un Puchu.
Comunque, questo nuovo Conan il bischero ci ha anche svelato cose che tutti noi sospettavamo da tempo, come il fatto che Conan (qui interpretato dal non esattamente grossissimo e già "diversamente civilizzato" Khal Drogo di Game of Thrones di cui parleremo in altra sede) è fortissimo per un motivo molto semplice: è figlio di Ron Perlman!

Voto: 1. Niente sul trashometro: non è trash, è solo proprio molto-molto-molto brutto e stupido.

PS: come prevedibile, il 3D è doloroso ed insultante, e lo si nota giusto sui titoli di testa e di coda.

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