sabato 10 luglio 2010

the black ninja

the black ninja
In basso a destra, il boss della mala ed il suo staff di esperte proctologhe.


Si ringrazia calorosamente il grande MaxNegro che mi ha donato l'originale di un simile capolavoro - non capisco davvero come abbia potuto privarsene...

Gli americani hanno il termine "cheesy", per definire un certo genere di pellicole che dovrebbero suscitare in chi le guarda un imbarazzo tale da poter essere superato solo da quello che dovrebbe provare chi le ha prodotte.
The Black Ninja (numi! È del 2003 e sembra uscito dai primi anni '80...) non sarà The Star Wars Holiday Special, ma non mancherà di lasciare gli spettatori frastornati di fronte a tanta bruttezza.

Film per il mercato home video fortemente voluto da tal Clayton Prince - regista, interprete e sceneggiatore (si prega di aggiungere virgolette a ciascuno dei precedenti termini) - oltre ad una improbabile immagine di copertina, ci offre una ragguardevole trama: un famoso avvocato di colore riesce a mantenere fuori dal carcere la peggior feccia della società. Tutti lo odiano, ma anche lui ha i suoi bei problemi: a parte una casa arredata da un cieco e computer vecchi di 20 anni, ha visto la propria famiglia sterminata da un Evil Red Ninja® che aveva difeso in aula (suppongo che appellarsi all'infermità mentale sia uno scherzo, quando il tuo assistito si veste come un imbecille e si fa gli shuriken da solo...)
Tale tragedia ed una peperonata lo hanno turbato al punto da trasformarlo in un giustiziere mascherato che se ne va in giro di notte a tirare i pugni più lenti e meno letali della storia a tutti i malintenzionati che gli capitano a tiro.
La difesa di una sostenitrice dei diritti civili, testimone chiave nel processo contro un povero vecchio d'un malavitoso, gli darà nuova forza, un paio di mutandine in cui insinuarsi e pure una traccia per risalire al suddetto ninja rosso, che nel frattempo non si è ancora cambiato costume ed è quindi più fetente che mai. Se questo non è far serata...

Nel cast si segnala la presenza di Heather Hunter, nota porno-star che compare vestitissima in un paio di flash-back.
Al posto della pelle o altro, ha pensato bene di portarsi dietro dal mondo dell'hardcore le principali caratteristiche per cui questo è giustamente noto e stimato: la qualità delle luci, la definizione dei personaggi, i dialoghi raffinati e la trama.

Film dolorosissimo, che chiede molto allo spettatore, ma che sa restituire altrettanto: scritto, girato, ed interpretato dal deretano di una scimmia diarrotica, vive di estenuanti imbarazzati momenti in cui - quando va bene - non succede nulla. I guai veri nascono infatti le rare volte in cui succede qualcosa: nelle scene d'azione, credo che Stephen Hawking avrebbe fatto un figurone al confronto dell'atletico protagonista.

Che altro dire? Filmbrutto di assoluto pregio, ma certo non adatto a chi è alle prime armi: un pivellino del trash potrebbe soccombere di fronte a tanto orrore.

Voto: 1
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