sabato 14 giugno 2008

e venne il giorno

Solita doverosa premessa: niente spoiler.

La critica lo ha stroncato senza appello, ed anche il pubblico non sembra entusiasta del nuovo lavoro di M. Night Shyamalan; immagino quindi di essere io Quello Strano®, se lo considero quasi un capolavoro.

Ad essere onesti, riesco a vedere in The Happening (E Venne il Giorno) i motivi per cui è stato detestato: alcuni dialoghi possono risultare stucchevoli ed alcune situazioni improbabili e poco realistiche, eppure nel contesto creato dal film tutto funziona benissimo e concorre a creare una tensione palpabile per lo spettatore (o almeno per me).

La storia è semplice: è una normalissima giornata come tutte le altre; la gente è al lavoro o impegnata nelle proprie faccende. D'un tratto, in un parco pubblico di una metropoli, accade: prima un urlo in lontananza, forse nulla, poi tutti si paralizzano. Tutti. Pochi istanti e, metodicamente, la gente inizia a suicidarsi. Senza disperazione, senza follia, lo fa e basta.
Come non pensare ad un attacco terroristico? Inizia l'evacuazione, quando giungono i primi resoconti dalle altre grandi città della costa est degli Stati Uniti: l'evento si ripete, e sembra non esserci un posto sicuro.

Premesse del genere per me settano aspettative piuttosto alte, e quando si capisce che la trama sarebbe stata sviluppata seguendo una coppia qualunque ed una loro nipotina (e si sa che detesto le vicende spicciole in un contesto da fine del mondo), ho temuto la vaccata: ben difficilmente potrà fregarmi qualcosa dei tuoi problemucci personali o di tutti gli sbiellati che incontri, se fuori il pianeta va in mona.
Eppure il regista di origine indiane è riuscito nell'impresa, e lo ripeto: certi dialoghi sono stucchevoli, gli attori oggettivamente sono quello che sono e si eccede un po' coi primi piani ed i momenti "esplicativi". Nonostante questo - come spettatore - sono stato catturato: forse non è neppure corretto parlare di "tensione"; qui quello che viene suscitata è vera angoscia e senso di totale impotenza di fronte a qualcosa di enorme ed incontrollabile.

Vista l'opinione diffusa, credo inizierò a vivere come una colpa, il fatto che mi piace Shyamalan. ;-)
Il quale, per quello che è il mio gusto, continua a fare un ottimo lavoro sia di sceneggiatura che di regia, con un tocco particolare che quasi nessuno ha e senza paura di sperimentare (ad esempio, tutte le morti del film mi sono rimaste davvero impresse).

Date le reazioni del pubblico medio, probabilmente lo odierete, quindi non chiedete a me il rimborso del biglietto, se poi non vi piace. :-)

Voto: 9 (sì, 9 ad un film tanto odiato).
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