venerdì 18 aprile 2008

Constantine

Quel poco che ho letto di Constantine, viene da comparsate in altri albi DC; non posso quindi dire di conoscerlo davvero. So che se la fa col mondo ultraterreno (come un po' tutti, se vogliamo) e che fuma parecchio (mi sa che gli scrittori inglesi son rimasti gli ultimi, ad apprezzare i personaggi tabagisti).

Non avevo quindi grandi pregiudizi e riponevo un minimo di fiducia nel film, che per tutta risposta mi ha ripagato con due interminabili ore di noia.

La tregua tra paradiso ed inferno viene violata, e nel nostro mondo iniziano a materializzarsi demoni assortiti.
In mezzo c'è Constantine, che cerca di ristabilire l'ordine delle cose e di guadagnarsi il paradiso, visto che sta per crepare di cancro ed alcuni peccatucci veniali lo condannano alla dannazione eterna. Succede.
Poca trama - una detective che indaga sul misterioso suicidio della gemella sensitiva - e molta sciatteria nella realizzazione di questo polpettone.
Storia di scarso interesse ed originalità, recitazione fetente (sì, anche Keanu Reeves e quell'odioso ed inetto prezzemolo di Shia LaBeouf), deludente la regia e carenti anche gli effetti speciali.

Peggio di così, era difficile fare.
Suppongo che Hellblazer di zio Garth Ennis fosse un altro livello. Spero...

Voto: 4. Noia.
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