giovedì 27 marzo 2008

adrift

Mi sto ammosciando.
Partito con l'idea di vedere una immonda zozzeria, non ho trovato tragico niente meno che... Open Water 2: Adrift. Qualcosa non va... ;-)

Monumento alla stupidità umana - e si sostiene tratto da una storia vera - un gruppetto di amici (tra cui una che odia il mare, causa traumi pregressi ed una bambina di pochi mesi) se ne va a zonzo sullo yacht di uno di loro, con la scusa di festeggiare un compleanno.
Baldoria, (poco) sesso, divertimento vario, fintanto non ci si tuffa in mare per una sana nuotata. L'ultimo simpaticone (già presunto proprietario della barca) ha l'idea geniale di prendere in braccio la suddetta traumatizzata e gettarsi con lei in mare. Senza aver prima calato la scaletta. Lasciando sulla nave solo la neonata.
Puro genio.

Da qui in poi, litigi, spavento, terrore e dolore in rapida successione. Non ci vuole molto a capire che l'impresa di risalire è quasi disperata, ed infatti...

Un film senza troppe pretese, ma che alla fine dà ciò che promette: la paura montante è resa bene, e non la si tira troppo per le lunghe. La gente si spaventa, si dimena, lotta fino allo stremo, e poi affoga.

Decente la regia, bravini gli attori. Pregevole il personaggio della biondina (non) svampita.
Niente di che, forse, ma si fa guardare.

Voto: 6.5.
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