domenica 30 dicembre 2007

Eastern Promises

Intanto, complimentoni a chi ha tradotto "Eastern Promises" con "La Promessa dell'Assassino".
Detto questo, sono rimasto alquanto soddisfatto dall'ultimo film di Cronenberg.

Una ragazza dell'est muore di parto; quel cuore d'oro di Naomi Watts cerca di farsi tradurre il diario della giovane, nella speranza di rintracciarne i parenti.
Si imbatterà in una famiglia della mafia russa nella quale zio Viggo si sta facendo strada: partito come autista, punta a conquistarsi la fiducia del capo.

Film potente, pur con un passo lento (ma la tensione non viene mai meno) che si regge su una sceneggiatura davvero ottima. Crudo al limite della brutalità, non ci si fa mancare proprio nulla: violenza sessuale, prostituzione, sgozzamenti, accoltellamenti, omicidi a mani nude e tutto il repertorio.
Brava la Watts e Cassel buono giusto per il ruolo di depravato ubriacone; bravi gli altri, anche se tutti scompaiono di fronte al più forte Viggo Mortensen di tutti i tempi: sono certo che potrebbe sconfiggere a rutti financo il ben più acculturato Dolph Lundgren. :-)
Il vero guaio è che se Viggo fa ripetutamente intravedere il Piccolo Viggo®, la Watts sta tutto il tempo in maglione. ;-)

Dopo la delusione di A History of Violence, ed un film pesante (pure non brutto) come Spider, mi sento in parte riconciliato con Cronenberg.
Certo, non è più il regista della carnaccia che abbiamo adorato.
È un Cronenberg ripulito, con più soldi, una ottima fotografia ed una regia precisa e misurata; lo si amava di più prima, ma va bene anche così.

Voto: 8+. Avercene.
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venerdì 28 dicembre 2007

fascisti su marte

Sul fatto che Corrado Guzzanti sia geniale, c'è poco da dire: una spanna sopra Sabina (discreta imitatrice, ma come autrice mi ha sempre detto ben poco).

Fascisti su Marte, serial televisivo inserito nel Caso Scafroglia, raggiungeva vette altissime; il film di Fascisti su Marte cerca di bissare sul grande schermo il successo televisivo, e per i primi 45 minuti ci riesce anche.
Purtroppo il film ne dura quasi 100.
Molte delle gag viste in TV vengono riciclate; alcune delle nuove trovate non sono male, ma ben presto ci si accorge che il materiale non era sufficiente per un lungometraggio.


Voto: 6.
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mercoledì 26 dicembre 2007

art attack...

Non è che un filmone come Possessione Demoniaca (Michael Angel) coi beneamati Dennis Hopper e Richard Grieco non abbia dei meriti: ti riconcilia con i film dei Vanzina, ad esempio... ;-)
Per il resto, la sua visione è uno dei traumi peggiori vi possano capitare - almeno tra quelli che non coinvolgono un autotreno guidato dal fantasma di Ray Charles.

In quel di Portorico c'è Hopper che fa l'artista maledetto, ed accoppa gente per trarre ispirazione. Ultima vittima, un "ragazzo di vita"; il fratello di quest'ultimo - prete col vizio delle investigazioni poliziesche - si mette sulle tracce dell'assassino.
Credetemi, è infinitamente peggio di così.

Film insulso sotto ogni aspetto: regia patetica, recitazione oscena; stendiamo un sudario sulla trama. C'è del fan-service, questo sì: 2 o 3 full-frontal anche meritevoli, che non lasciano nulla all'immaginazione.
Per il resto, solo dolore; tenetevi a portata di mano degli aghi da infilarvi sotto le unghie: saranno una piacevole distrazione.

Voto: 1. Trashometro® 5/10:
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lunedì 24 dicembre 2007

enchanted

La Disney non ha certo fatto una cattiva mossa, nel proporre come film natalizio dell'anno questo Come d'Incanto: più che rischiare un impietoso confronto con le vecchie glorie animate, si è preferito puntare su un film in larga parte interpretato da attori in carne e ossa.

La principessa Giselle si innamora all'istante del principe Edward, come nella migliore tradizione fiabesca. Il loro amore viene però osteggiato dalla regina, che spedisce la bella nel mondo reale.
Il principe si lancia all'inseguimento, ma ritroverà una principessa che ha imparato ad apprezzare quella che in un primo tempo le era apparsa una realtà squallida.

Molto disneyano nella quantità - quasi troppe - di canzoni, ha però il pregio di non prendersi troppo sul serio.
Non si eccede neppure in quanto a gag: ci sono e tutto il film risulta divertente, ma sempre mantenendosi ben fermi sui binari della favola.
I temi trattati sono molto terreni, e tutto sommato abbastanza maturi.

Tutti bravini gli interpreti, adeguata la regia.

Voto: 7+.
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sabato 22 dicembre 2007

black christmas! yo-yo-yo! miccette!

Dolore sempre vivo!
Black Christmas - remake dell'omonimo film del 1974, che non ho visto - è un film vergognoso ed insultante; insomma: perfettamente intonato a questo clima festoso. :-)

Duuunque... ci sono queste 7 o 8 ragguardevoli figliole universitarie che trascorrono il natale nella loro bella congregazione.
Scopriamo ben presto con orrore che festini, droga, alcol e sesso sono passati di moda, e le allegre sorelline della sorority si limitano ad annoiarsi. Anche baciarsi tra loro non sembra essere cosa, e l'unica doccia è fin troppo casta e pudica. E già qui si capisce in che razza di horror siamo capitati.
A risollevarci il morale arriva però il buon Billy, ragazzo che abitava nella casa decenni prima, abusato dalla madre e per questo un tantino incattivito col mondo.
Inizia quindi l'insensato macello, che sfiora punte sublimi di ridicolo.

Regista e sceneggiatore, palesemente ebbro dei propri peti, fa un lavoro davvero notevole: nessuno dei personaggi risulta anche solo vagamente abbozzato (chiunque potrebbe essere scambiato con chiunque altro, per quel che vale), la trama ha buchi stile Emmental, la regia fa urlare di dolore.

Bei momenti: la sicurezza del campus che non è attiva durante le feste. La polizia che per due dita di neve risponde "saremo lì tra DUE ore". La gente che sfiorata dall'assassino sembra esplodere, viste le macchie di sangue che lascia. La stalattite di ghiaccio di 5 centimetri che cade e perfora un cranio da parte a parte.

Non è un trash artistico, ma di certo è pattume più che passabile per una serata divertente in cui fare qualunque altra cosa non sia il guardare il film. :-)

Voto: 2. Trashometro® 6/10:
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mercoledì 19 dicembre 2007

united 93

11 settembre 2001: una mattina come le altre per il controllo del traffico aereo sui cieli degli Stati Uniti.
Un aereo non risponde alle chiamate ed è fuori rotta: preoccupante, ma gestibile. Un altro segue a ruota: strano.
La prima segnalazione di un possibile dirottamento suscita più incredulità che altro: non se ne vedevano da decenni.
Poi le cose vanno veramente male.

Quando la portata degli eventi inizia ad essere chiara a tutti, l'attenzione si sposta sull'ultimo aereo sospetto ancora in volo: lo United 93 è fuori rotta; mentre a terra nessuno sa bene come procedere, a bordo i passeggeri vengono avvertiti tramite i telefoni di cosa sta accadendo.

United 93 ripercorre fedelmente i fatti e le emozioni di quel giorno. Incentrato prima sui controllori del traffico aereo della costa Est (militari compresi) e poi sui passeggeri del volo United 93, il film fa un lavoro magistrale per qualità ed intensità della ricostruzione.
Paul Greengrass scrive e dirige in maniera asciutta ed impeccabile un film sentito, grazie anche al contributo di molti di coloro che hanno vissuto i fatti in prima persona, compresi controllori di volo e famigliari delle vittime.

A voler trovare un difetto, si può dire che la parte più intensa è la prima, coi controllori di volo: del resto sull'aereo si è dovuti per forza di cose andare molto cauti sulla ricostruzione degli avvenimenti, ed inoltre a quel punto l'apice della tensione era già stato raggiunto.

Voto: 9.
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domenica 16 dicembre 2007

turistas!

Un clone più o meno povero di Hostel, questo Turistas. E non è un complimento.

Un gruppetto di turisti americani ed europei in Brasile si danno alla bella vita: alcol, sesso e feste sulla spiaggia.
Ma qual orrendo contrappasso dovrà subire Amerika: voi che con le vostre pelli bianche ed i vostri cazzoni mosci venite nel terzo mondo per divertirvi e quando vi serve ci usate come banca d'organi, state per subire la giusta punizione!!! ;-) Catturati da una banda guidata da un chirurgo dell'AIDO sanguinario, verranno convinti con l'eloquenza a donare tutti i loro organi interni ai bambini bisognosi du Brasil.

La trama non ha senso alcuno, l'originalità è sotto terra e tutto il resto fa pena. C'è "del valido", ma non mostra abbastanza. Di far paura, non se ne parla neanche.

Più un brutto film che un "filmbrutto", purtroppo.

Voto: 3.5. Trashometro® 4/10:
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venerdì 14 dicembre 2007

flatliners

Nel 1990, la metà capace di fare cinema di quel tragico caso di sdoppiamento della personalità che è Joel Schumacher, firmava un horror notevolissimo e tutto sommato sottovalutato: Linea Mortale (Flatliners).

Cinque giovani studenti di medicina sono ossessionati per motivi diversi dalla morte e dalla necessità di scoprire la verità: c'è qualcosa, dopo?
I rischiosi esperimenti sembrano andare a buon fine, non fosse per il fatto che ben presto ci si accorge che "dall'altra parte" sembrano esserci anche entità non proprio felici d'essere disturbate...

Belle le sotto-storie dei singoli personaggi, perseguitati dai propri demoni personali, eccellenti la regia, la fotografia, il ritmo e le prove attoriali - del resto il cast non era di poco conto: Julia Roberts, Kiefer Sutherland, Kevin Bacon e William Baldwin.

Un horror senza mostri, atrocità gratuite e gore. Avercene...

Voto: 8.5.
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