domenica 30 settembre 2007

300!

In clamoroso ritardo sull'universo mondo, ho infine visto 300.

Il dio-re Serse marcia con la più grande armata che il mondo abbia mai visto verso la conquista della Grecia, unica flebile speranza di libertà e democrazia in un mondo di schiavi.
Il re spartano Leonida, intenzionato a muovere l'esercito, viene ostacolato dai corrotti sacerdoti efori; partirà dunque con appena 300 dei suoi migliori guerrieri verso le Termopili dove, assieme a poche migliaia di ateniesi, sbarrerà la strada all'esercito persiano.
Una missione senza speranza, eppure necessaria per dare tempo al resto della Grecia (già improbabile vincitrice degli europei di calcio, è bene ricordarlo ;-)) di prepararsi e - soprattutto - per fornire agli uomini liberi un simbolo ed una ispirazione.

Zack Snyder dirige degnamente un esercizio muscolare e testosteronico, ma che in fondo riesce a mantenere anche il significato storico ed etico di quella battaglia.
Azzeccato l'uso del metal per alcune musiche, si eccede un po' nell'uso di mostri di ogni sorta: più che i persiani, sembra stiano combattendo le orde di Mordor...
Tutto sommato inutile - benché non dannoso - tutto ciò che è stato aggiunto rispetto all'eccezionale fumetto di Frank Miller: la parte sul consiglio spartano è davvero superflua.

A livello di impatto visivo, il fumetto è una spanna sopra: forse un regista d'altro calibro avrebbe saputo riprodurre meglio alcune scene chiave, ma nel complesso il film è potente quanto basta.
Ho invece trovato agghiaccianti quasi tutte le voci italiane - non so come fossero quelle originali.

Il fumetto prima ed il film poi hanno dato seguito ad una spettacolare ondata di masturbazione pseudo-politica con Bush e l'America identificate tanto in Leonida (difensori della democrazia attaccata dalle forze del male e blah blah blah) tanto in Serse (i brutti cattivoni che mandano il loro enorme esercito in guerre di conquista e blah blah blah).
Già questo - ed il fatto che girala come ti pare questa è una rappresentazione (romanzata a piacere) di un fatto storico di quasi 2500 anni fa - dovrebbe essere sufficiente a chiunque per mandare i sostenitori di una tesi o dell'altra a farsi delle vigorose pugnette (inquadrandole in un contesto di lotta di classe o di guerra al terrorismo, se ritenuto necessario all'eccitamento ;-))


Voto: 8 (10 al fumetto)
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venerdì 28 settembre 2007

apt pupil

Bryan Singer mi ha sempre fatto una ottima impressione, come regista; il fatto che riesca ad esprimersi in generi molto diversi, poi, non è davvero da tutti.

L'Allievo ci porta in una normale provincia americana dove più o meno per caso un ragazzo riconosce in un anziano vicino un ex gerarca nazista che vive da decenni sotto falso nome.
Affascinato, lo minaccia al fine di farsi raccontare le storie dei campi di sterminio.
Il rapporto tra i due si evolve e complica, col ragazzo sempre più ossessionato ed il vecchio spaventato ed umiliato.

Tratto da una novella di Stephen King, il film mette la giusta angoscia riflettendo sulla malvagità umana, che può manifestarsi anche in quello che sembra un tranquillo quartiere di provincia.

Sempre notevole Ian McKellen, bravo anche il giovane Brad Renfro.

Voto: 8.
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mercoledì 26 settembre 2007

IMDbPY 3.2

Esulta, o popolo!
La versione 3.2 di IMDbPY è disponibile al pubblico ludibrio. :-)

Piccoli aggiornamenti per stare al passo con i cambiamenti del nuovo layout di IMDb, oltre ad alcune nuove features avanzate.

There's a party!

sabato 22 settembre 2007

videodrome

Videodrome è una vera e propria summa del Cronenberg regista: paranoia, allucinazioni, cospirazioni e carnaccia. Soprattutto carnaccia. :-)

Max, presidente di una piccola TV privata, è in cerca di nuovo materiale quando si imbatte in Videodrome. Quella che sembra una trasmissione pirata di estrema violenza lo affascina e lo spinge ad indagare a fondo: scoprirà qualcosa di molto più estremo di un semplice show.

Cronenberg propone una visione inquietante del futuro dell'umanità e dell'uso dei media; impressionante come tutto ciò che nel film (dell'83) si dice della televisione, oggi potrebbe essere riferito ad internet, parola per parola.
Il tutto condito con la giusta quantità dell'immancabile carnaccia. :-)

Grande James Woods, e c'è pure una delle Blondie!

Voto: 9 (Death to Videodrome! Long live the New flesh!)
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martedì 18 settembre 2007

fail safe

Remake del film del 1964 di Sidney Lumet, Fail Safe si distingue per la peculiare realizzazione: si tratta infatti di film per la TV trasmesso in diretta dalla CBS nel 2000. Mantenere un buon numero di attori su set diversi, farli recitare al momento e nel modo giusto non deve essere stato banale, ed il risultato ripaga gli sforzi.

Un guasto elettronico spinge un gruppo di bombardieri nucleari americani ad iniziare il piano d'attacco. Mentre si dirigono verso Mosca, tutto sembra cospirare contro una soluzione pacifica: prima le comunicazioni interrotte dai sovietici, poi il gruppo che - seguendo le istruzioni - si rifiuta di eseguire i comandi ricevuti via radio.
Falliti tutti i tentativi di risolvere la situazione, il presidente americano si mette in comunicazione diretta col suo omologo russo, nella speranza di evitare un conflitto globale.
La soluzione avrà un costo altissimo.

Dopo una partenza tutto sommato lenta, si inizia ad apprezzare il crescendo del panico man mano che la situazione si fa disperata: c'è chi spinge verso un attacco totale e chi dovrà fare scelte dolorose anche sul piano personale.

Ben diretto Stephen Frears (anche se in realtà il tipo di produzione non consente certo grandi libertà registiche), tutto poggia sulle spalle di un ottimo cast che riesce a mantersi nella parte per tutto il film: del resto Richard Dreyfuss, Harvey Keitel, George Clooney, James Cromwell e Noah Wyle non sono certo dei pivelli.

Voto: 8.5.
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sabato 15 settembre 2007

the simpsons

Dopo 18 anni di serie quasi non ci si sperava più, in un film dei Simpsons.

The Simpsons Movie non si discosta dalla qualità della serie (giustamente) più premiata della storia, con una trama classica sì, ma comunque impeccabile.

Homer ha un nuovo amico, un maialino salvato dalla macellazione, con cui trascorre la maggior parte del suo tempo, finendo col trascurare la propria famiglia. Bart vive molto male la situazione, e trova conforto in Ned Flanders. Nel frattempo Lisa è impegnata in una campagna ecologista per salvare il lago di Springfield (durante la quale incontrerà il suo nuovo amore).
Come prevedibile Homer fa una homerata: scarica i liquami del maialino nel lago, scatenando una catastrofe ecologica di proporzioni enormi; per farvi fronte, il presidente degli Stati Uniti (Arnold Schwarzenegger!) ordina all'EPA (Environment Protection Agency) di rinchiudere la città sotto una inespugnabile cupola di vetro.
Purtroppo la famiglia Simpsons si ritroverà contro tutti i propri concittadini, quando scopriranno chi ha causato il disastro; riusciranno miracolosamente a fuggire, ma l'imminente distruzione della città non farà che acuire la crisi familiare.

Per dirlo chiaramente: niente di nuovo sotto il sole di Springfield: nel passaggio al grande schermo ci si concede solo miglioramenti tecnici ed una durata estesa; per il resto la formula classica non viene toccata ed anzi, a tratti si ha l'impressione che fossero spaventati dall'idea di osare qualcosa di più (o di diverso) a livello di sceneggiatura.
C'è la miliardesima crisi coniugale con Marge (e queste, diciamolo, hanno un po' rotto), il rapporto da ricucire con Bart e il tema ecologista. Tutto viene poi sviluppato in maniera del tutto prevedibile.
Altra piccola pecca, lo spazio ridottissimo lasciato ai comprimari: a parte Ned ed un po' di signor Burns gli altri sono quasi del tutto ridotti al ruolo di comparse tra la folla. Una marea di stupendi personaggi, tutti relegati a figure sullo sfondo.

A livello tecnico si fa un uso accorto e non invasivo della computer grafica, specie per introdurre prospettive e movimenti di camera più arditi rispetto a quanto visto in TV; il grande schermo viene anche sfruttatto appieno per numerose scene di massa.

Buona la regia; le scene memorabili sono una marea: il tentato linciaggio, Bart nudo sullo skate, il rapporto con la natura in Alaska (citando i classici Disney), la richiesta d'aiuto a Burns e moltissime altre.
Carino ma poco incisivo il nuovo amore di Lisa e così-così la nativa americana che aiuta Homer; incomprensibile come il termine "natale" venga usato al posto di "epifania": scelta (errata) dei traduttori, o era così anche in originale?

In un film o in un episodio dei Simpsons è inevitabile soffermarsi sui difetti: lo standard è talmente alto che si fanno sentire solo le stonature.
Nonostante le critiche di cui sopra, il film resta un ottimo "episodio triplo" di una serie grandiosa.

PS: non ci dovrebbe essere bisogno di dirlo, ma restate in sala fino all'ultimo titolo di coda (niente di che, in realtà, ma qualcosina c'è - e poi è sempre un piacere vedere i 100.000 coreani che ci hanno lavorato).

Voto: 9- (si poteva rischiare di più, per una serie qualitativamente fuori scala).
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venerdì 14 settembre 2007

spider baby!

Che sorpresa, trovare una commedia horror anni '60 che risulti ancora efficace e sorprendente!

Spider Baby or, The Maddest Story Ever Told narra la vicenda della famiglia Merrye, che vive isolata in una grande casa; la famiglia è composta da un paio di belle figliole fuori di testa, un fratello ormai demente ed un'altra manciata di strane presenze. Tutti vittime di una malattia ereditaria che li fa regredire mentalmente ad uno stato quasi selvaggio man mano che lo sviluppo fisico procede; ad accudirli il maggiordomo, rimasto con loro per esaudire una promessa fatta al padrone di casa sul letto di morte.
Dalla città arrivano dei lontani parenti con il loro avvocato, intenzionati a prendere possesso della casa.
I guai non tarderanno ad arrivare. :-)

Sospeso tra horror e commedia, il film eccelle in entrambi i campi: funziona benissimo quando vuole suscitare antipatia per i nuovi arrivati (coinvolti in una cena alquanto disgustosa) ed ancora meglio quando decide di spaventare.
La spensierata crudeltà delle due ragazze è da antologia (agghiacciante nella sua ingenuità), ed anche gli altri inquietanti abitanti della casa non mancano di stupire.
Le loro azioni sono folli e tremende, ma mantengono sempre una propria perversa logica che le rende ancora più spaventose.
Finale adeguato alla pazzia della casa (ed a suo modo commovente).

Certo, il ritmo non è quello a cui gli horror moderni ci hanno abituato, ma su 1 ora e 20 si sente poco, ed i momenti morti sono pressoché assenti.
Ci si concede persino anche un poco di fan-service e si accenna in maniera piuttosto esplicita a tradimenti coniugali con un fare leggero.
Azzeccato l'uso del bianco e nero.

Scritto e diretto da Jack Hill non si può fare a meno di menzionare, nel ruolo del maggiordomo, l'icona del cinema horror Lon Chaney Jr.: l'unico ad aver interpretato tutti i quattro classici mostri dell'horror: Frankenstein, la Mummia, Dracula e il Lupo mannaro.
Da non perdere la segretaria dell'avvocato, appassionata di film dell'orrore, che durante la cena li cita tutti. :-)

Voto: 8.5 (se amate l'horror, è da vedere - registi e sceneggiatori di horror moderni dovrebbero prendere appunti)
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