giovedì 16 agosto 2007

the day after

Mega-produzione televisiva del 1983, The Day After narra gli eventi che portano ad una escalation nucleare tra Stati Uniti ed Unione Sovietica; ad azione segue reazione e, dopo l'invasione della Germania Ovest e l'apertura di altri fronti, si raggiunge il punto di rottura ed i missili vengono lanciati.

Le conseguenze dell'olocausto nucleare vengono rappresentate seguendo le vicende di alcuni normali abitanti di Kansas City e della vicina Lawrence: un medico, una famiglia della provincia agricola, uno studente, un militare ed altri ancora.
Strategica la scelta di una piccola città vicina al centro geografico degli states, lontana dalle grandi metropoli delle due coste, per esprimere il concetto che nessuno, in nessuno luogo, può considerarsi al sicuro: dopo la morte di milioni, l'impulso elettromagnetico ed il fallout radioattivo, i sopravvissuti sono lasciati a loro stessi ed i timidi tentativi di riorganizzare l'ordine - così come i proclami del governo - appaiono ben poco concreti. L'informazione è quasi assente, così come i soccorsi.
Rapidamente, di fronte ad un evento che ha coinvolto tutto il mondo, l'attenzione dei sopravvissuti si sposta dal quadro generale alle proprie piccole, umane, vicende personali.

Angosciante quanto deve, a tratti un poco didascalico (ma mai pesante), il film centra in pieno l'obbiettivo di dipingere il dramma di una guerra che non si può vincere. Bravi gli attori (ehi, ci sono pure Jason Robards, John Lithgow e Steve Guttenberg!) ed appropriata la regia.
Gli effetti speciali fanno sentire un po' i propri anni, ma risultano ancora efficaci.


Voto: 8.5.
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