sabato 29 ottobre 2005

influenza spagnola

Sentire definire un film "un nuovo capitolo del filone horror spagnolo" mi inquieta.
Non quanto un finanziere che annuncia "tranquilli, è solo un banale controllo fiscale" o qualcuno che grida "oh no... i libici!", però mi inquieta parecchio.

Deadly Cargo (precisa traduzione di Cámara oscura) si inserisce degnamente nella parte più bassa di una classifica che già non elenca grandi capolavori (si salva Apri Gli Occhi e poco altro).
Una manica di fessi vanno al largo per una immersione subacquea quando, con notevole acume, danno fuoco alla barca che esplode manco fosse stata alimentata a plutonio. Dopo qualche ora a mollo riescono a salire come clandestini sul suddetto Deadly Cargo dove un gruppo di imbecilli più grandi dei nostri eroi cercherà di stanarli (inutile dire che facciamo tutti il tifo per i cattivi).
Il resto della trama è un riempitivo per arrivare al punto in cui la produzione ha finito i soldi per la pellicola.

Recitazione pessima, regia idem, trama pietosa e zero tensione e colpi di scena (oddio, l'omicidio della donna a sangue freddo non è male, ma è l'unico episodio decente)

Il risultato finale è un film più patetico di prodotti già scarsi come Nameless e Darkness.

Per i cultori del trash, segnalo un altro film spagnolo, vero capolavoro assoluto di non-sense da vedere ad ogni costo (meglio in chiassosa compagnia): Tuno negro. Film SPETTACOLARE nella sua demenzialità.

Voto: 2.

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